I termini ginnastica dolce e posturale ci riportano indietro agli anni 80 e 90, quando tutto non veniva “inglesizzato” per sembrare più fico, e iI fine dell’esercizio fisico era lo stare bene, oltre che essere in forma. Pian piano però, assieme a qualche buona nozione sull’allenamento che arrivava da oltreoceano, abbiamo appreso molte cattive abitudini: estreme per quanto riguarda l’allenamento e oltremisura rispetto l’alimentazione. Per ginnastica dolce si vuole definire quegli esercizi “soft” con un impatto non traumatico a livello articolare, come lo sono gli esercizi pliometrici e salti e saltelli in genere; corsa inclusa. Oppure gli esercizi olimpici di pesistica, ad esclusiva dei “powerlifter” o dei “body-builders”: stacco da terra, “squat” e panca con bilanciere. Gli esercizi di ginnastica dolce adatti soprattutto a chi ha superato gli anta (over 40), sono principalmente a corpo libero, e comprendono lo stretching, esercizi di Pilates (evitare il fai da te), per la mobilità articolare e la flessibilità muscolare, ed esercizi di aerobica a “basso impatto”. Alcuni eserczi di Yoga (selezionati da un istruttore) adatti al soggetto e alle sue capacità; esercizi di “Tai Chi“. Si possono altresì integrare degli esercizi posturali ad personam con dei “carichi moderati”; utilizzando pesetti, bende elastiche, swiss ball o altri accessori tipici dell’allenamento funzionale: lavorando principalmente sul ri-equilibrio muscolare e la coordinazione motoria. La tanto agognata tonificazione… arriva infine e dopo (ciò dipende dall’età) l’aumento della forza. E’ bene porre una particolare attenzione nel soggetto da allenare, per escludere probleamtiche muscolo-articolari pregresse. Glia llenamenti hanno una durata variabile di 20-40 minuti per due, tre volte settimanali; tanto basta per ritrovare il benessere fisico e mentale.
Romolo Macrì Personal Trainer